Web marketing: e-mail e conversioni

Del fatto che l’e-mail marketing fosse ancora in voga quale strumento di web marketing, ne avevamo già parlato nel post Nelle strategie di marketing regna ancora l’e-mail . Il suo ruolo di fidelizzazione e di “notiziario” relativo alle offerte delle aziende è stato in molti casi subissato dalla comunicazione social.

È importante, dunque, capire quali sono i punti di forza e i limiti di questo strumento di web marketing, per individuare quali sono gli ambiti di applicazione. Per farlo, ci avvaliamo di una recente statistica pubblicata da Silverpop, multinazionale che si occupa, appunto, di e-mail marketing).

Lo studio si basa su un campione di più di 1.100 brand di 20 Paesi differenti, analizzati in un periodo che va dal 2011 al primo trimestre del 2012. Un dato da segnalare subito: rispetto al periodo precedente, la percentuale di apertura dei messaggi di posta elettronica è calato di due punti percentuali. D’altra parte, però, è aumentato il tasso di click-through (in acronimo CTR, ovvero la misura dell’efficacia di un’azione di web marketing) di quasi un punto percentuale.

Da questi dati si può dedurre che l’ambito nel quale l’e-mail marketing risulta più efficace sono quelli che fanno riferimento a negli interessi specifici e rispondono a esigenze reali o lì dove la comunicazione è veicolata da un interesse professionale.

Rimane il fatto che un’azione di web marketing debba includere tutti gli strumenti possibili per raggiungere il consumatore o il partner, anche ove già acquisiti.

Purtroppo, nonostante lo strumento dovrebbe essere entrato a far parte di una competenza di web marketing ben consolidata, spesso le aziende continuano a cadere troppo spesso negli errori che minano alle basi l’efficacia dell’e-mail marketing e di cui parleremo prossimamente sul Blog di Gema.

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