In giapponese la parola “Kanban” significa “scheda visiva” o “cartellino”. Questo è in nome di un processo di produzione ideato e applicato con successo da Toyota. Oggi il metodo Kanban è stato esteso al Project Management con molto successo, basti solo pensare al largo utilizzo che si fa oggi della Kanban Board. Approfondiamo l’argomento.
Il metodo Kanban nasce verso la fine degli anni Quaranta come sistema di pianificazione della Toyota Production System (TPS). Viene concepito al fine di rendere la produzione industriale più snella. In quel periodo, la società automobilistica giapponese aveva optato infatti per la produzione “just-in-time”. In altri termini, Toyota aveva deciso di basare la produzione sulla domanda dei clienti piuttosto che sulla consueta produzione “push” di beni da spingere sul mercato. Lo scopo principale di questa metodologia sta nel ridurre le attività inutili aumentando così la produttività, creando più valore per il cliente senza generare ulteriori costi.
Alla fine del XXI secolo, il metodo Kanban inizia ad essere adottato anche in altri settori, a partire dallo sviluppo software in ambito informatico per arrivare poi al ramo Sviluppo e Ricerca di molte altre imprese in ogni parte del mondo. Nel 2007 viene teorizzato e sviluppato l’attuale Metodo Kanban, dopo anni di test e di ricerche che hanno visto protagonisti diversi membri della comunità del Project Management Agile e Lean. Si tratta di figure come Dan Vacanti, Corey Ladas, David Anderson, Dominica DeGrandi, e molti altri ancora.
Il metodo Kanban mira a ridurre il caos organizzativo, permettendo al team di focalizzarsi meglio sul progetto, dando precise priorità agli obiettivi da portare a termine. Permette di migliorare il livello dei servizi offerti e la qualità finale dei prodotti ottimizzando i flussi di lavoro, rendendo i processi di fornitura consistenti e regolari. Questo metodo ha un’ampia applicazione e si rivela perfetto per imprese di ogni dimensione. I suoi principi fondamentali sono i seguenti:
Il metodo Kanban offre diversi vantaggi. Tra questi possiamo annoverare:
Affinché il metodo venga applicato al meglio, è fondamentale che i cambiamenti apportati per ottimizzare i processi si basino sempre su dati quantificabili, su misurazioni oggettive. Documentare i cambiamenti e registrare come questi concretamente influiscono sul progetto è fondamentale, perché il metodo Kanban nasce per essere applicato a processi già avviati; esso, infatti, non si applica mai a processi ideali, ma al contrario, mira a gestire al meglio e in modo molto concreto lo sviluppo di progetti che sono già in corso.
Uno dei punti forti del metodo Kanban è la “Kanban board”, o tabella Kanban. Non è un caso che la tabella Kanban abbia vissuto una grandissima diffusione negli ultimi anni. Questa si è rivelata, infatti, un ottimo strumento per offrire uno sguardo globale sullo stato delle lavorazioni in corso. La tabella Kanban permette di mappare tutte le attività di lavoro mediante cartellini colorati. Il suo funzionamento, di fatto, è molto semplice. Un tabellone verrà diviso in colonne, una colonna per ogni attività specifica da svolgere in vista del raggiungimento dell’obiettivo finale. Si inizierà attaccando un cartellino sulla prima colonna, portando poi il cartellino nelle colonne successive a seconda delle fasi di lavorazione. Quando il cartellino raggiungerà l’ultima colonna significherà che il lavoro è stato portato a termine e che l’obiettivo finale è stato raggiunto. Si possono usare cartellini di colori differenti a seconda del tipo di lavoro da svolgere, o del cliente per cui si lavora. In questo modo, con un solo colpo d’occhio si avrà idea di quante lavorazioni sono state portate a termine, o di quali siano le fasi più critiche di un progetto.
Realizzare una Kanban board è semplicissimo, basta disporre di post-it colorati e di un qualsiasi supporto scrivibile, come ad esempio una lavagna. Inoltre, oggi sono moltissime le applicazioni che offrono tabelle Kanban digitali condivise, registrando nel dettaglio tutti i flussi di lavoro.
Sei interessato al mondo del Project Management e alla sua evoluzione? Scopri di più con il Master Post Laurea in Project Management e l’Executive Master in Project Management di GEMA Business School.
P. Iva 01412811000 C.F.05550520588
Capitale soc. € 52.000 i.v. – R.E.A. n. 496554
Via Vincenzo Lamaro, 51 – Roma
Tel. 06.7265221
GEMA S.r.l Società Benefit
Ente di formazione accreditato per la formazione superiore e continua e l’orientamento con dd n. G16020 del 23/12/2019.
Ente accreditato per i servizi per il lavoro con dd n. G11169 del 21/09/2015
© Copyright GEMA Srl