In un mercato in continua evoluzione, nel quale tendenze e abitudini cambiano di giorno in giorno, per le aziende diventa di fondamentale importanza rimanere al passo con i tempi.
L’innovazione, infatti, si pone come la chiave di volta per stare al passo con le richieste del mercato, permettendo alle aziende di incidere nel lungo periodo.
Tuttavia, non è semplice dare la giusta direzione all’innovazione con l’obiettivo di generare valore aziendale.
È richiesto un approccio metodico che metta d’accordo tutti i players di mercato, dal Decision Maker alla forza lavoro. È in questo scenario che entra in campo l’Innovation Management.
Nell’articolo di oggi approfondiremo i concetti chiave dell’Innovation Management, il perché della sua importanza strategica, e ci soffermeremo sulla figura dell’Innovation Manager, analizzandone nel pratico le attività, le skills ed il percorso di studi consigliato per svolgere questa professione.
L’Innovation Management è una disciplina aziendale che mira a coltivare un processo di innovazione sostenibile e di lunga durata all’interno di un’organizzazione.
È composto da procedure precise che regolano le diverse fasi dell’innovazione, dalla proposta, alla sua implementazione.
Le iniziative introdotte attraverso le strategie dell’Innovation Management possono portare ad una trasformazione rivoluzionaria del business aziendale, con conseguenti vantaggi competitivi nella propria nicchia di mercato.
In virtù di questo, l’Innovation Management è una parte importante nel DNA di varie organizzazioni, le quali inseriscono l’innovazione all’interno delle loro KRAs (Key Result Areas).
In base all’obiettivo, possiamo dividere l’Innovation Management in 4 categorie:
L’incremental Innovation implica il miglioramento continuo di prodotti o servizi esistenti. Un esempio potrebbe essere l’aggiornamento di un software esistente sulla base delle tendenze tecnologiche avanzate e le richieste dei consumatori.
Un’innovazione che può portare un cambiamento di paradigma nel mercato o creare un nuovo mercato rendendo obsolete le attuali tendenze è conosciuta come Disruptive Innovation. Queste innovazioni sono effettuate su larga scala e richiedono una pianificazione e una gestione di mesi o anni.
L’Architectural Innovation riguarda quelle aziende che cercano di fornire nuovi posti di lavoro o ambienti lavorativi favorevoli allo sviluppo attraverso il passaggio a software o strumenti che seguono le innovazioni del mercato.
La Radical Innovation è un passo avanti rispetto alla Disruptive Innovation, in quanto determina la creazione non solo di nuovi mercati, ma di vere e proprie industrie.
Ogni tipo di innovazione differisce dal punto di vista strategico e degli obiettivi.
Se seguita meticolosamente, ogni strategia di Innovation Management può essere estremamente utile nel lungo periodo, indipendentemente dalla tipologia.
Secondo il sondaggio globale McKinsey, l’84% dei dirigenti afferma che l’innovazione è estremamente importante per la strategia di crescita delle aziende.
Per far sì che questa crescita avvenga, le aziende devono formalizzare il processo di innovazione, negoziare con gli stakeholder, trovare i giusti talenti, collaborare con i teams ed integrare l’innovazione nei loro piani a lungo termine.
L’Innovation Management, all’interno di contesti aziendali, favorisce lo sviluppo e la crescita dell’Azienda, occupandosi di:
L’Innovation Manager è la figura professionale che guida tutte le strategie a lungo termine che hanno come obiettivo la ricerca di nuove opportunità di crescita, al fine di incrementare il business aziendale.
L’Innovation Manager dev’essere competente in molti settori, quali l’innovazione tecnologica, le risorse umane e la gestione aziendale. Il suo ruolo principale non è quello di essere egli stesso un innovatore, ma piuttosto quello di creare e gestire la giusta struttura aziendale così da permettere alle menti innovative di prosperare.
Esistono abilità basilari richieste a coloro che hanno posizioni amministrative, come le capacità comunicative, la conoscenza del mercato globale e la profonda comprensione delle tecnologie utilizzate in ogni settore.
Tuttavia, esistono delle competenze pratiche molto ricercate dalle aziende in questo ruolo:
Ecco alcune considerazioni utili per diventare Innovation Manager:
Per lavorare come manager dell’innovazione, la maggior parte dei datori di lavoro richiede almeno una laurea, preferibilmente in gestione aziendale o marketing.
Il corso di laurea ideale conferisce le competenze per guidare iniziative e coltivare la cultura dell’innovazione, oltre che a fornire i concetti essenziali per sviluppare modelli di business con uno sguardo verso il futuro.
Una volta conseguita la qualifica accademica necessaria, si può procedere nella ricerca di opportunità di lavoro entry-level per acquisire esperienza nel settore.
Ottenere una certificazione specifica in qualità di Innovation Manager può aiutarti ad ottenere il ruolo più rapidamente e ad essere più appetibile per i datori di lavoro.
Anche se un’azienda non richiede una certificazione, ottenerne una aiuta a differenziarsi da altri candidati che non la possiedono.
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