Il ritmo è uno degli aspetti più complessi e al tempo stesso affascinanti del discorso. La velocità del discorso può indicare, infatti, il tuo stato di apprensione o di relax, ed è fortemente dominata dal tuo stato emotivo. Un esempio tipico è il parlare molto velocemente quando ci si sente in imbarazzo in un discorso pubblico.
Una voce veloce di solito provoca tensione (ma se usata in modo appropriato anche motivazione), mentre una voce lenta può trasmettere calma, rilassamento e tranquillità.
Adattate il ritmo al discorso, fate risaltare i punti importanti rallentando il tempo e rafforzando leggermente il timbro della voce, accelerate i passi più leggeri fino ad arrivare a un climax. Fate una breve pausa prima di iniziare un nuovo argomento, rallentando il tempo nelle prime battute. Anche i silenzi fanno parte del discorso. Con l’esperienza si riesce a valutare istintivamente la durata obiettiva e soggettiva del silenzio.
Il ritmo, la punteggiatura vocale, i silenzi sono la grafica del discorso. Ad esempio i silenzi possono essere paragonati agli spazi bianchi e anche questi vanno gestiti con saggezza. Durante l’addestramento l’uso del registratore è utile per analizzare gli aspetti che si vogliono rafforzare e quelli che si vogliono correggere, come il timbro e il tono della voce, il ritmo, etc.
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