In azienda, così come in ogni altro tipo d’organizzazione che incontriamo nella nostra quotidianità, il cambiamento è una fase naturale, che può risultare necessaria o anche vitale. Già nel 513 a.C., Eraclito ci illuminava sul peso che l’evoluzione (involuzione o rivoluzione) ha nella nostra quotidianità e nella nostra storia: “Non c’è nulla di permanente, se non il cambiamento”. In un senso più darwiniano, inoltre, il cambiamento è la principale strategia di sopravvivenza.
Nonostante ciò, le resistenze al cambiamento, il più delle volte, sono le forze prevalenti. In tali condizioni, è necessario prendere in mano la situazione e guidare il cambiamento.
Come fare? Ce lo spiega John P. Kotter, professore dell’High Potential Leadership Program dell’Harvard Business School, nel suo libro Leading Change, dove espone il cosiddetto Modello di Kotter.
Di seguito, gli otto elementi decisivi per un’efficace guida al cambiamento:
Dimostrare un senso d’urgenza – Senza motivazione diffusa, non può esservi cambiamento. La “strategia del terrore” è ciò che spinge tutti insieme a prendere una decisione drastica: o ora o mai più.
Alleanza forte – Come in una vera e propria rivoluzione, il cambiamento deve avere una leadership forte, determinata, influente, carismatica e autorevole.
Creare una vision per il cambiamento – L’urgenza è necessaria per compiere il primo passo, la leadership è il punto di riferimento e la guida, la vision è l’ingrediente fondamentale per generare volontà al cambiamento e per fornire le linee guida per il raggiungimento di un obiettivo condiviso.
Promuovere il cambiamento – Il messaggio è che ogni impiegato dell’azienda può e deve essere un agente di cambiamento. Quello della vision del cambiamento, secondo il modello di Kotter, dev’essere un impegno quotidiano di comunicazione, che deve permeare tutti gli ambiti organizzativi.
Eliminare gli ostacoli – Non c’è neanche bisogno di dirlo: ogni ostacolo alla realizzazione della vision deve essere rimosso.
Stabilire obiettivi a breve termine – Come ogni buon progetto di management, la gestione del cambiamento deve darsi degli obiettivi misurabili e raggiungibili anche nel breve periodo. Servono a mantenere il focus sull’obiettivo generale, a motivare e a definire gli aggiustamenti di rotta. Volendo utilizzare una similitudine marziale: la guerra si vince, vincendo le battaglie.
Chi vince la battaglia non sempre vince la guerra – Continuando la suggestione della similitudine marziale, i piccoli step verso il cambiamento auspicato non devono far adagiare sugli allori la leadership. Ogni obbiettivo raggiunto, deve essere occasione per rilanciare la sfida.
Consolidare il cambiamento – Creare la cultura del cambiamento è il modo per radicare le mutazioni introdotte nei valori condivisi dall’organizzazione. È l’unico modo per creare una vera forza del cambiamento, che vada oltre la leadership.
Volete scoprire di più sulla guida e la gestione del cambiamento, allora seguite il prossimo link.
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