L’export manager: chi è e che lavoro fa

Nell’inevitabile e fondamentale processo di internazionalizzazione, le imprese si trovano nella necessaria ricerca di una risorsa il cui lavoro sia quello di definire le strategie oltre che i rapporti con l’estero. Ecco, quindi, l’importanza dell’export manager. Ma, nello specifico, di cosa si occupa questa figura manageriale?

Sicuramente il lavoro di questo professionista del mercato internazionale non si risolve semplicemente nel vendere all’estero prodotti e servizi. Stiamo invero parlando di un’attività alquanto impegnativa e complessa: questa figura deve delineare le linee guida per entrare o affermare la propria presenza nei mercati esteri, comprendendo e analizzando le specificità di ogni paese e contesto economico.

L’approccio è tanto particolare, quindi, quanto globale perché è necessaria, prima di tutto, una visione di insieme oltre che tanta competenza e un impegno costante. D’altronde, districarsi tra le esigenze dei clienti esterni e quelle dei fornitori interni non è facile. Perciò l’export manager dovrà essere dotato anche di ottime capacità di leadership oltre che diplomatiche.

Si tratta di un lavoro tutt’altro che semplice: situazioni difficili e complesse così come conflittualità e incomprensioni sono all’ordine del giorno.  Le differenze culturali sono inevitabili. Motivo per cui questo professionista deve armarsi di tanta pazienza e, con intelligenza, impegnarsi nella riconciliazione e nell’incontro degli interessi.

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