Nell’attuale congiuntura economica italiana, le aziende guardano sempre più ai mercati esteri come un’opportunità di crescita per il proprio business. Di conseguenza, esportare e investire in mercati potenzialmente allettanti oltre confine sta divenendo sempre più importante.
In questo processo, l’Export Manager è divenuto sempre più una figura chiave, tanto che, in base alle stime del motore di ricerca-lavoro statunitense zippia.com, le opportunità di lavoro tra il 2018 e il 2028 dovrebbero crescere del 5%.
Tutto ciò perché l’Export Manager è specializzato nel guidare l’azienda verso la sua internazionalizzazione in maniera giusta ed efficace.
Una carriera come Export manager può essere molto gratificante. Offre l’opportunità di viaggiare, lavorare con persone di culture diverse e conoscere nuovi prodotti e mercati.
Nell’articolo di oggi esamineremo di cosa si occupa nello specifico un Export Manager e quale percorso formativo e di carriera è consigliato intraprendere per arrivare a ricoprire questo ruolo.
L’Export Manager si occupa dell’analisi dei mercati esteri e della supervisione della vendita di beni e servizi da un paese all’altro. Lavora con una varietà di aziende, produttori, distributori e fornitori, per i quali si occupa dell’identificazione di nuove opportunità commerciali in paesi esteri e di stabilire strategie che possano facilitare l’ingresso di un determinato prodotto o servizio in mercati differenti dal nostro.
L’Export Manager funge spesso da mediatore tra i venditori nazionali e gli acquirenti stranieri, gestendo i rapporti con fornitori di servizi terzi.
Che sia temporary o fisso non importa: il suo compito è quello di garantire che tutte le transazioni procedano senza problemi, dall’inizio alla fine, e che entrambe le parti siano soddisfatte del risultato. Ci si aspetta quindi che un buon Export Manager abbia ottime capacità nel trattare con i clienti.
Questa figura è anche responsabile della formazione del personale nel dipartimento internazionale. Oltre a quanto precedentemente descritto, l’Export Manager, dovrà anche garantire che le spedizioni siano conformi alle leggi e alle regolamentazioni che governano il paese dell’esportazione.
I responsabili delle esportazioni in genere gestiscono una vasta gamma di attività, che possono includere:
I responsabili delle esportazioni devono sviluppare alcune determinate competenze per avere successo, una su tutte la capacità di comunicazione.
Infatti, il dialogo con fornitori, clienti e aree interne alla propria azienda, è al centro di questo ruolo.
Una comunicazione efficace, in questi casi, può aiutare a risolvere i problemi e rendere i processi più efficienti.
Le capacità analitiche possono aiutare a prendere decisioni corrette su vendite, produzione e distribuzione dell’azienda per cui si lavora. È possibile utilizzare le competenze analitiche per analizzare i record finanziari, i dati di vendita e numeri di produzione al fine di prendere decisioni consapevoli su quali prodotti esportare e in quali mercati.
Il problem solving può aiutare a trovare soluzioni efficaci alle sfide quotidiane del processo di esportazione. Ad esempio, potrebbe essere necessario trovare un nuovo metodo di spedizione se quello originale non è più disponibile. Possedere capacità di problem solving può inoltre rivelarsi utile durante i processi di ispezione, nei quali è importante identificare ed affrontare eventuali problematiche.
Le competenze di marketing, per un Export Manager, sono fondamentali per posizionare al meglio il prodotto o servizio che si desidera esportare, analizzando concorrenti e definendo i canali di vendita più adeguati.
L’Export Manager, si trova a dover prendere molte decisioni durante la sua quotidianità: con quali clienti lavorare, come gestirne i reclami e quali prodotti esportare. Prendere le giuste decisioni è essenziale per far crescere il proprio business ed aumentarne i profitti. È importante quindi agire in modo rapido e organizzato, attraverso una procedura che consenta di valutare ogni opzione.
Per diventare Export Manager, è generalmente richiesta una laurea professionalizzante insieme ad un’esperienza nel commercio internazionale.
Vediamo più nello specifico i requisiti necessari per diventare un Export Manager.
Istruzione: La maggior parte dei datori di lavoro richiede il conseguimento di una laurea in campi come il commercio internazionale, la finanza, l’economia o il marketing.
In alternativa, è possibile frequentare un Executive Master in Export Management nel quale vengono approfondite tematiche di finanza, contabilità, marketing e diritto commerciale.
Formazione ed esperienza: Per un Export Manager è importante acquisire competenze pratiche direttamente sul posto di lavoro, per questo, una volta terminato il percorso di studi, è consigliato fare uno stage o un tirocinio che consenta di approcciare con l’uso dei software utilizzati e con la gestione dei processi specifici a cui andrà incontro quotidianamente questa figura.
Certificazioni e licenze: Un Export Manager può decidere di ottenere certificazioni al fine poter attestare le proprie competenze e vedere così aumentare le proprie possibilità di successo nell’ottenimento di una posizione lavorativa per cui si è fatta richiesta.
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