L’export internazionale è diventato 4.0. Negli ultimi anni le imprese del settore si sono orientate su un nuovo modello, basato sulla raccolta e la gestione dei dati, spostando parte consistente delle vendite e della comunicazione in rete. In questo contesto, anche la figura dell’Export Manager vive grandi cambiamenti e si assiste a una profonda evoluzione delle sue competenze principali, in linea con una crescente digitalizzazione, sempre più rapida, e con le esigenze di un mercato globale sempre più complesso, connesso e mutevole.
L’Export Manager è una figura in grado di strutturare un piano di export sulla base di analisi precise e dettagliate. Analizzerà tanto la struttura aziendale per conto della quale opera, che i mercati verso cui l’impresa ha intenzione di orientare il suo business. Il suo compito sarà quello di stendere piani di export, o di revisionare quelli già esistenti, ampliando il numero di mercati raggiunti e rafforzando la presenza nei mercati dove l’azienda è già attiva. Dovrà anche selezionare diverse risorse, entrare in contatto con partner strategici di vario genere, con agenti, importatori e distributori.
Affinché questo sia possibile, l’Export Manager dovrà disporre di competenze specialistiche in ambito economico. Valuterà l’assetto di un’azienda, le sue capacità di produzione, la selezione dei mercati esteri a cui rivolgersi, in base a ricerche di mercato specifiche. Dovrà sapersi destreggiare negli ambiti della vendita e del marketing, disponendo delle competenze linguistiche necessarie per relazionarsi direttamente con gli uffici di riferimento, sia in ambito privato che con gli enti pubblici locali.
Chi intraprende questa professione dovrà avere anche una grande propensione al confronto con altre culture, dovrà essere curioso, aperto e desideroso di viaggiare. Per operare in questo settore, infatti, non basta avere una profonda conoscenza dei modelli di business, bisogna avere anche sensibilità e interesse per differenti modelli socio-culturali.
Negli ultimi anni la digitalizzazione ha portato grandi cambiamenti nell’organizzazione e nella concezione del lavoro a livello globale. Si sono affermati nuovi canali di marketing e di distribuzione globale. Un nuovo approccio all’utilizzo e all’analisi dei dati è stato fondamentale per lo sviluppo di un nuovo modello.
Con l’avvento della digitalizzazione sono cambiati le modalità e gli strumenti per le analisi di settore, così come i principali canali di marketing e di distribuzione. Si sono saldate partnership strategiche con partner sempre più specializzati e qualificati. La diffusione dei social media ha permesso campagne marketing sempre più targettizzate. Ci si rivolge a nicchie di mercato sempre più specifiche ed esigenti.
Un Digital Export Manager dovrà quindi padroneggiare in modo eccellente tutti gli strumenti offerti dalla digitalizzazione, inclusi modelli di gestioni, software e altre piattaforme specifiche. Dovrà leggere e interpretare dati per impostare il suo piano, considerando il peso crescente dell’e-commerce e delle campagne di marketing digitale. Dovrà considerare il potenziale di tutte le distributive omnichannel e tutte le opportunità offerte dai nuovi strumenti di inbound marketing. In questo contesto, aggiornarsi in modo costante è un imperativo per chi vuole emergere come professionista del settore a livello globale.
Vorresti intraprendere una carriera nel campo dell’Export Management? Lavori in questo campo e vorresti aggiornarti sulle ultime evoluzioni del settore? Scopri di più sull’Executive Master in Export Management di GEMA Business School.
P. Iva 01412811000 C.F.05550520588
Capitale soc. € 52.000 i.v. – R.E.A. n. 496554
Via Vincenzo Lamaro, 51 – Roma
Tel. 06.7265221
GEMA S.r.l Società Benefit
Ente di formazione accreditato per la formazione superiore e continua e l’orientamento con dd n. G16020 del 23/12/2019.
Ente accreditato per i servizi per il lavoro con dd n. G11169 del 21/09/2015
© Copyright GEMA Srl