Il grande momento è arrivato: una nutrita platea di esperti del settore sta aspettando la nostra esposizione. Abbiamo preparato il nostro speech a lungo, ma ancora non siamo sicuri. Quello che ci manca è la sicurezza nella nostra capacità di parlare in pubblico e ogni consiglio ci sembra prezioso pur di non mettere a repentaglio la nostra immagine. In alcuni casi, il solo sentirci tutti quegli occhi addosso ci fa venire meno.
È normale: il public speaking è un’arte che va appresa, è una capacità che va allenata e, come gli speaker più navigati ben sanno, è fatta anche di piccoli trucchi che vengono dall’esperienza.
Abbiamo già visto che, con alcuni semplici esercizi, possiamo scaldare e affinare la nostra capacità oratoria per comunicare in modo più efficace. Ma esistono anche alcuni errori comuni a chi si prepara e affronta un discorso in pubblico, che possono essere evitati con qualche consiglio pratico.
Di seguito vi elenchiamo i 5 errori da non commettere mentre si parla a una platea, dandovi qualche suggerimento per un’esposizione che lascia il segno:
È il mio show – In fase preparatoria e in fase espositiva, il focus è importante. Ed è facile sbagliarlo. La nostra esposizione non dev’essere la dimostrazione di quanto ne sappiamo, ma dovrà creare effettiva utilità per chi ci ascolta. Cambiando questa prospettiva, risulterà più facile sapere cosa dire e come dirlo. Teniamo sempre a mente questa domanda: “Cosa il pubblico ha bisogno di sentire da me?”.
Cool & cold – Ok, è ufficiale: siamo agitati. Ma la cosa peggiore che possiamo fare è reagire in modo opposto. Nascondere tutte le nostre emozioni dietro una calma fredda e lo sguardo che vaga per la sala. Proprio come una performance teatrale, il discorso in pubblico è fatto di emozioni. Utilizziamo un po’ della nostra adrenalina per infondere colore e calore al nostro speech, parliamo guardando negli occhi le persone e, ogni tanto, regaliamo alla platea un sorriso. Volete sapere qual è il legame tra emozioni e public speaking? Leggete qui.
Parole, parole, parole – È vero: un’esposizione in pubblico è fatta di parole. Ma è fatta anche di pause. Aiutano noi a riprendere fiato e riposare la voce, aiutano il nostro pubblico ad assimilare meglio quanto esposto e a mantenere l’attenzione sul nostro discorso.
Scarsa pratica – Ho preparato il discorso, è la mia materia: non c’è bisogno di esercitarmi. Questo errore è il preludio a una pessima performance di public speaking. Ripetiamo, ripetiamo e ripetiamo: scopriremo nuove vie per esporre e approfondire l’argomento. Un errore opposto? Memorizzare lo speech (tornate al punto due).
Alimentazione errata – Vi potrà sembrare esagerato, ma per Matt Abrahams, docente in comportamento organizzativo alla Stanford GSB, il public speaking è una scienza esatta. Da lui abbiamo tratto i consigli che leggete in questo post e, in questo articolo, avrete modo di leggere anche il suo pensiero su cibo e presentazioni pubbliche. In poche parole, ci propone una dieta a base di carboidrati complessi, frutta secca, olio, alimenti ricchi di omega 3 e di flavanoli. Il caffè è ben accetto, ma in dosi limitate. Da bandire, invece, gli zuccheri semplici e i dolci, che ci offrono una spinta iniziale ma, poi, ci lasciano lenti e annebbiati.
Il microfono è acceso, tocca a noi: seppure non ci sentiamo pronti al 100% per parlare in pubblico, almeno adesso sappiamo quali sono gli errori da evitare. Se volete qualche altro consiglio sulla comunicazione efficace, non mancate di leggere quanto ha da dirci la nostra esperta Dott.ssa Luciana Codispoti.