Entertainment o comunicazione? L’advergame è tutti e due tanto che, in alcuni casi, si è parlato di branded entertainment. Dal 1998 (anno della sua presunta nascita) ad oggi, questa tipologia di marketing relativamente nuova è entrata nei manuali e nelle grazie di grandi aziende quali la Ferrero, Nokia, Tim, Granarolo, Burger King, Nike, M&M’s, Mc Donalds, Jack Daniel’s…
L’obiettivo di chi progetta una campagna di marketing che sfrutta l’advergame è quello di ottenere un effetto viral, accrescendo la brand awareness. Esso si basa su giochi elettronici (ma non solo) generalmente basilari e poco impegnativi finalizzati a veicolare il messaggio al divertimento o all’appeal grafico.
Come è facile immaginare, l’evoluzione di questa comunicazione commerciale ha seguito la diffusione di internet, degli strumenti informatici e delle tecnologie d’animazione a basso costo.
La comunicazione di marketing dell’advergame viene spesso confusa o associata a un’altra tecnica di marketing: quella dell’in-game advertising. In questo caso, però, si tratta di una vera e propria comunicazione commerciale all’interno di videogame del circuito commerciale sponsorizzati dal brand o brandizzati, ma non commissionati dall’azienda sponsor. Nonostante, in questo caso, il gioco sia confezionato con maggiore cura e garantisca un livello superiore di coinvolgimento, con l’in-game advertising si viene a perdere uno degli elementi fondamentali dell’advergame: la gratuità.
Per diventare esperti sul tema, seguite i migliori Master in Marketing Management.
P. Iva 01412811000 C.F.05550520588
Capitale soc. € 52.000 i.v. – R.E.A. n. 496554
Via Vincenzo Lamaro, 51 – Roma
Tel. 06.7265221
GEMA S.r.l Società Benefit
Ente di formazione accreditato per la formazione superiore e continua e l’orientamento con dd n. G16020 del 23/12/2019.
Ente accreditato per i servizi per il lavoro con dd n. G11169 del 21/09/2015
© Copyright GEMA Srl