Analisi costi-benefici: cos’è e come si fa

4 Aprile 2017

Valutare i possibili scenari di un progetto, di un investimento o di un capitale, ma anche dell’acquisizione di un talento, è un’operazione preliminare fondamentale per i processi decisionali: uno studio comparativo sui benefici che è possibile ricavare dall’adozione del progetto e sui costi da sostenere per introdurlo è un supporto utile per la scelta della proposta migliore fra diverse alternative progettuali. Uno strumento pratico, in tal senso, è l’analisi costi-benefici: scopriamo cos’è e come si fa.

Cos’è l’analisi costi-benefici

L’analisi costi-benefici è un metodo di valutazione utile per prevedere gli effetti dell’introduzione o della modifica di un progetto, di una decisione o di un qualsiasi intervento all’interno di una azienda. Uno strumento che permette l’analisi comparata dei possibili vantaggi e dei relativi costi.

 

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A differenza dell’analisi finanziaria – che valuta esclusivamente la redditività di un progetto – l’analisi costi-benefici prende in considerazione anche il valore non strettamente economico: se il progetto è quello di migliorare il morale del personale, per esempio, si può prendere in considerazione i benefici associati per includere riduzione del fatturato, aumento della produttività, un minor numero di assenze, e un minor numero di lamentele formali, analizzando l’impatto che il progetto avrà sull’azienda. In particolare, l’analisi costi-benefici è utile per:

  • Decidere se intraprendere un progetto;
  • Decidere quale intraprendere tra diversi progetti;
  • Fissare obiettivi adeguati;
  • Sviluppare misure di successo adeguate;
  • Preparare una stime delle risorse necessarie per svolgere il lavoro di progetto.

Come si fa un’analisi costi-benefici

Per realizzare un’analisi costi-benefici efficace, occorre prendere in considerazione tutti i possibili costi per ogni fase del progetto. Tali costi possono essere non ricorrenti (come quelli per il lavoro, gli investimenti, operazioni e servizi) o ricorrenti (ad esempio cambiamenti nel personale, forniture e materiali o manutenzione e riparazione). Occorre inoltre considerare anche:

  • i costi potenziali di mancata adozione del progetto;
  • i costi potenziali di fallimento del progetto;
  • i costi di opportunità (ovvero i potenziali benefici che si sarebbero ricavati dalla scelta di un progetto diverso).

In definitiva, i fattori chiave che influenzano i risultati di un’analisi costi-benefici sono:

  • quanto lontano si guarda nel futuro per identificare i benefici;
  • su quali presupposti si basa l’analisi.

Per andare ancora più a fondo su cos’è e come si fa un’analisi costi-benefici e  per apprendere le più efficaci discipline e tecniche di controllo di gestione aziendale potete affidarvi a Gema Business School e al suo Master in Amministrazione Finanza e Controllo.

 


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