Esistono diverse certificazioni richieste al Project Manager professionista per svolgere il proprio ruolo in determinati settori. Le certificazioni più richieste, ottenibili soltanto attraverso corsi da istituti di formazione Authorized Training Partner (A.T.P.), come GEMA, sono le Project Management Professional (PMP®) del Project Management Institute (PMI®).
Una delle domande più frequenti per chi vuole certificarsi come Project Manager è quella sui requisiti per affrontare i corsi di formazione ed essere ammessi all’esame: devo essere laureato/a per ottenere la certificazione PMP®? Non necessariamente: diplomati e laureati possono essere entrambi ammessi all’esame di certificazione PMP®, sebbene con differenti requisiti di esperienza maturata.
I possessori di diploma di scuola secondaria devono infatti aver maturato almeno 5 anni, ovvero 60 mesi di esperienza non sovrapposta, entro 8 anni dalla presentazione della domanda di ammissione all’esame per la certificazione.
Laureati e neolaureati, con triennale o più, devono invece aver maturato almeno 3 anni di esperienza non sovrapposti, ovvero 35 mesi, entro 8 anni dalla presentazione della domanda di ammissione all’esame di certificazione.
Aver conseguito una laurea o un master presso un istituti GAC (Global Accreditation Center) consente di aver accesso all’esame di certificazione con almeno 2 anni di esperienza maturata non sovrapposti, cioè 24 mesi, entro i consueti 8 anni dalla presentazione della domanda di ammissione all’esame PMP®.
I mesi di esperienza maturata devono essere svolti come responsabile (Project Manager) parziale di un progetto all’interno di un gruppo di lavoro, oppure come completamento responsabile di un progetto intero.
Si potrebbe supporre che lo studente possa essere ammesso all’esame di certificazione PMP® svolgendo da sé la formazione in ambito management.
Tuttavia sono richieste un minimo di ore di formazione certificata presso istituti accreditati come GEMA, i quali possano garantire le così dette “contact hours” attraverso lo svolgimento di corsi su tematiche di Project Management.
Le “contact hours” di formazione certificata sono uno dei requisiti essenziali per essere ammessi all’esame PMP® insieme alla sopracitata esperienza maturata e titolo di studio.
Una volta ottenuti i requisiti e svolto il corso online certificato PMP® PMI® per Project Manager è il momento di svolgere la prova d’esame per la certificazione. Le tematiche trattate all’interno della prova d’esame riguardano i domini di conoscenze di gestione dei progetti, ovvero persone, processi e ambiente aziendale.
Con la recente modifica di gennaio 2021 l’esame di certificazione PMP® si svolgerà attraverso un PC, nel quale il partecipante avrà innanzitutto 15 minuti di preparazione spendibili per conoscere le funzioni del software d’esame.
Il partecipante, durante l’esame, dovrà rispondere a domande a risposta multipla; domande ad abbinamento di elementi da due elenchi; domande in cui è necessario compilare la parte mancante della risposta; e domande sulla risoluzione di uno scenario.
L’esame di certificazione PMP® è diviso in tre sezioni differenti da 60 domande ciascuna. Il tempo a disposizione per rispondere alle 180 domande totali è di 4 ore circa, inclusi 10 minuti di pausa a scelta del partecipante.
Le risposte esatte valgono 1 punto, mentre quelle errate o senza risposta valgono 0 punti. Il partecipante sarà notificato immediatamente dell’esito d’esame, il quale, in caso di esito positivo, riceverà tramite posta la certificazione in tempi brevi.
La maggior parte delle qualifiche professionali richiedono un aggiornamento costante nello svolgimento della professione, il Project Manager non è da meno.
Una volta conseguita la certificazione PMP® di Project Manager questa ha validità per i successi tre anni. All’interno del triennio sono richiesti 60 PDU , ovvero Professional Development Unit per poter mantenere la certificazione.
I PDU sono i punti che quantificano apprendimento e servizio professionale del Project Manager in base ad attività e processi del PMBOK®, Project Management Body of Knowledge. È infatti essenziale registrare, conservare (almeno 12 mesi) e comunicare le attività che generano PDU attraverso gli appositi canali nel sito ufficiale del Project Management Institute.
Non esiste un’unica certificazione per il Project Management. Esistono infatti diverse tipologie di certificazioni oltre alla PMP® PMI® per lavorare come Project Manager e si basano principalmente, come anticipato, sul settore di appartenenza dell’azienda in cui si vuole svolgere la propria professione e lo stato in cui opera.
Il Project Manager che sceglie la propria certificazione deve infatti valutare l’aspetto formativo e occupazionale in base al settore in cui vuole svolgere il proprio ruolo.
Per esempio la certificazione PM4SD, Project Management for Sustainable Development, è richiesta dalle aziende che operano nel settore turismo. Mentre la certificazione PRINCE2® è largamente diffusa in ambito internazionale.
Tuttavia, secondo una statistica effettuata, le più diffuse e richieste certificazioni nel territorio italiano sono le PMP® PMI® di cui GEMA ha dedicato un intero Executive Master in Project Management , in quanto permettono al Project Manager di ricevere una formazione completa e soddisfano i requisiti aziendali.
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