Valorizzare se stessi: la teoria della ghianda di Hillman

Accrescere la propria autostima, la consapevolezza delle potenzialità personali e dell’unicità che caratterizzano ogni individuo sono aspetti determinanti per raggiungere un equilibrio interiore e sociale.

Valorizzare se stessi è l’obiettivo alla base del coaching, metodo di sviluppo della persona largamente diffuso oggi e incentrato in un percorso formativo volto all’individuazione e alla riscoperta dei propri talenti innati, fondamentali per migliorarsi sia sotto il profilo personale che lavorativo e raggiungere così uno stato di soddisfazione generale di se stessi.

La pratica del coaching e della valorizzazione della persona  trae origine dalla teoria della ghianda dello psicologo e analista junghiano statunitense James Hillman secondo il quale al momento della nascita ogni persona ha in se un seme unico, diverso da quello degli altri, una consapevolezza della propria essenza e del proprio destino che però, nel corso del tempo e delle fasi della vita, può in certi casi affievolirsi indebolendo la capacità di auto giudizio e quella di valorizzare se stessi.

Sempre secondo Hillman, sulla base di quanto affermato, quando nasciamo siamo paragonabili ad una ghianda che ha dentro di se tutte le potenzialità per diventare in futuro una quercia oppure no, in base al percorso che caratterizzerà il suo sviluppo.

In alcuni casi può succedere quindi che la consapevolezza di se stessi e del proprio destino venga messa da parte, in un angolo nascosto della nostra essenza dal quale deve essere tirata fuori ed esplicitata.

A questo scopo è utile frequentare un percorso formativo in coaching, che aiuterà la persona a riappropriarsi dell’autostima perduta, della coscienza della propria unicità e valore.

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