Negli ultimi mesi ci capita sempre più spesso di incontrare imprenditori e manager che ci chiamano per capire in che direzione sta andando il futuro.
Che siano referenti di PMI, istituzioni pubbliche o grandi aziende multinazionali, la prima domanda che ci viene posta è sempre la stessa: in che modo possiamo affrontare il cambiamento imposto dal digitale?
La rivoluzione digitale è sotto i nostri occhi, e nessun mercato può restare immune dai suoi impatti. Di fronte a questo scenario c’è una buona notizia: qualsiasi azienda, grande o piccola che sia, può trarne dei benefici. Ma solo a patto di comprenderne a fondo le caratteristiche e attuare nella propria azienda un cambiamento organizzativo che ponga in primo piano le persone e i processi prima ancora della tecnologia.
Oggi il rapporto tra ecosistema digitale e mondo imprenditoriale è caratterizzato da due fattori critici:
Da una parte troviamo le aziende, che sono chiamate a riadattare i loro modelli di business alla luce delle innovazioni dirompenti imposte sul mercato da tecnologie e piattaforme digitali: chi non lo fa, rischia di scomparire dal mercato. Ad esempio, tutti noi ricordiamo Blockbuster con il suo servizio di noleggio delle videocassette. Questa azienda è fallita già da diversi anni, pagando la sua scarsa capacità di anticipare e fare proprie le opportunità del digitale che Netflix è riuscito a cavalcare diventando leader di mercato.
Dall’altro lato troviamo i professionisti, in particolare le figure di middle e top management, che si trovano di fronte alla necessità di riposizionarsi sul mercato del lavoro perché si rendono conto che le competenze maturate in tanti anni non sono più sufficienti a gestire in modo efficiente i processi di lavoro trasformati dalla rapida introduzione di mille novità che prima neanche esistevano.
Le direzioni HR, così come i reparti marketing, sono dunque chiamate ad accogliere le sfide e le opportunità della Digital Transformation. Non a caso una recente ricerca di Accenture ha individuato le professioni che saranno più richieste in ambito digitale nei prossimi anni.
Questi dati evidenziano che, a prescindere dal mercato di riferimento, la Digital Transformation impone, sia per i singoli professionisti che per le aziende nel loro complesso, una rimodulazione del nostro mindset verso un digital-first thinking indispensabile per costruire un’organizzazione resiliente e agile, capace cioè di anticipare il cambiamento e di governare in modo efficiente la trasformazione dei modelli di management e di business senza doverne subire le conseguenze.
Ne abbiamo parlato con Alessandro Prunesti, docente di GEMA Business School, in questa intervista.
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