Quali sono le figure professionali più richieste nell’ambito dell’economia verde e circolare?

31 Agosto 2023
Quali sono le figure professionali più richieste nell’ambito dell’economia verde e circolare?

Concetti come sostenibilità e circolarità si stanno affermando in ogni settore dell’economia, diventando i cardini delle strategie imprenditoriali delle organizzazioni più lungimiranti. Questo significa che sempre più spesso le aziende sono alla ricerca di professionisti qualificati nel ramo della green economy. Vediamo insieme quali sono le figure professionali più richieste nell’ambito dell’economia verde e circolare, e perché.

L’economia verde, cos’è la green economy

La green economy è un modello economico che privilegia il benessere umano e la salvaguardia dell’ambiente, impegnandosi a ridurre l’impatto ambientale dell’attività umana, promuovendo quindi lo sviluppo sostenibile e favorendo investimenti per la creazione di nuove infrastrutture, che privilegino la salvaguardia ambientale e il benessere delle comunità umane. Quello di green economy è un concetto ampio, che comprende diversi modelli di sostenibilità, trai quali quello di economia circolare. L’economia circolare prevede il riciclo e il riutilizzo dei prodotti dell’industria, con l’obiettivo di produrre meno rifiuti, puntando su crescita e innovazione. Queste visioni stanno portando all’affermazione di nuove figure professionali. Tra queste possiamo annoverare:

L’ESG Manager, o Sustainability Manager

L’ESG Manager, o Sustainability Manager, è un dirigente che opera all’interno del contesto aziendale seguendo i criteri ESG. ESG è una sigla che sta per “Environmental, Social and Governance”, ovvero per “Ambientale, Sociale e Governance”. Questi sono i principali criteri utilizzati per verificare, misurare e garantire la sostenibilità di un’organizzazione. Un ESG Manager può gestire diversi settori aziendali. Il suo scopo principale è quello di ridurre l’impatto ambientale dei processi produttivi di un’azienda. A tal fine, dovrà delineare precise procedure. Dovrà occuparsi di analisi e di rendicontazione, sarà responsabile degli standard ISO per i Sistemi di Gestione relativi all’Ambiente, Salute e Sicurezza, Energia e Qualità, e non solo. Chi opera in qualità di ESG Manager deve possedere competenze specifiche in diversi settori, tanto in ambito tecnico che in ambito economico e legislativo, aggiornandosi costantemente sulle innovazioni e i cambiamenti di ciascun settore.

Il Project Manager Ambientale

Il Project Manager Ambientale è il responsabile della gestione operativa di un progetto in chiave green. Si occuperà della gestione di tutto il progetto, dalle fasi della pianificazione alla sua chiusura, svolgendo una supervisione costante sui lavori d’esecuzione. In particolare, dovrà assicurare il raggiungimento degli obiettivi di progetto rispettando parametri di diverso tipo, non solo parametri economici, temporali e qualitativi, ma anche parametri di sostenibilità ambientali. Sarà incaricato, inoltre, di formare un team competente ed efficiente, che operi nel rispetto di questi parametri.

Il Risk Manager Ambientale

Un professionista che collabora strettamente con l’ESG Manager e il Project Manager Ambientale è il Risk Manager Ambientale. Questa figura si è affermata negli ultimi anni, acquisendo sempre più rilievo. Il suo compito è quello di prevenire i rischi ambientali di una produzione aziendale, predisponendo tutti i sistemi per ridurne gli impatti sull’ecosistema. Le nuove politiche, le nuove leggi e la nuova consapevolezza della popolazione hanno reso essenziale l’operato di questa figura. I danni ambientali oggi possono rappresentare una grave macchia per un’impresa, sia in termine di immagine, che in termini giuridici ed economici. Per questa ragione, proteggersi da questo tipo di rischio è indispensabile.

L’Energy Manager

La figura dell’Energy Manager è nata negli Stati Uniti d’America nel contesto della crisi petrolifera del 1973. In Italia, diversi professionisti si sono affermati in questo ruolo già a partire dagli anni Ottanta. Negli ultimi decenni, con la crescita della consapevolezza collettiva su queste tematiche, la gestione delle risorse energetiche è diventata una questione essenziale. Per questo, oggi le aziende cercano figure responsabili per la conservazione delle risorse energetiche aziendali, riducendo al minimo lo spreco e intraprendendo politiche di efficientamento energetico. Le imprese che hanno consumi molto elevati sono obbligate dalla legge a nominare un Energy Manager. Tale figura è quindi attualmente una delle più richieste dal mercato del lavoro.

Il Mobility Manager

La figura del Mobility Manager nasce con il compito di regolare e di ottimizzare gli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti di un’azienda. Questa figura professionale si è affermata con il D.M del 27 Marzo 1998, provvedimento legislativo per rendere più sostenibile il traffico delle aree urbane. Con l’evoluzione del tessuto produttivo e delle normative, la figura del Mobility Manager è diventata obbligatoria per tutte quelle aziende con più di 100 dipendenti che sono situate all’interno dei comuni con oltre 50.000 abitanti. Per questo, GEMA Business School offre l’Executive Program in Mobility Management, garantendoti una formazione completa e avanzata sulle più recenti innovazioni nell’ambito della mobilità aziendale sostenibile.

Le nuove professioni nell’era della green economy

Ovviamente, nell’economia green il ruolo dei tecnici è fondamentale: ingegneri energetici e ambientali, tecnici responsabili della gestione dei rifiuti, certificatori energetici, biologi ambientali, esperti di cambiamento climatico e ricercatori sono figure irrinunciabili, ma non sono le uniche. Le organizzazioni oggi necessitano anche di consulenza giuridica in ambito aziendale, affidandosi a giuristi e avvocati specializzati in materia. Servono specialisti in contabilità green, come anche certificatori e assicuratori ambientali. Occorrono nuove figure professionali sempre più specializzate, con ottime facoltà di analisi, capaci di destreggiarsi con abilità in settori differenti, puntando sull’innovazione e sulla ricerca di nuove soluzioni.

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