Il primo HR Innovation Contest organizzato da GEMA Business School si è concluso, e il ricordo dell’evento che si è svolto il 12 giugno negli uffici di Q8 Kuwait Petroleum Italia è ancora vivo e pieno di emozioni positive.
Al contest hanno preso parte 6 teams di innovators, ognuno dei quali ha presentato la propria proposta, di fronte ad una giuria di esperti HR Directors, sulle nuove frontiere del mondo HR su 3 specifici cluster: Virtual Team, Social & Digital Talent Acquisition e Agile Management & HR.
L’idea giudicata più innovativa e più in linea con il focus della giornata è stata la Smart Business Card presentata da Speechannel Srl, start-up fondata nel 2017, rispetto al tema sulla Social & Digital Talent Acquisition. A convincere la giuria ad attribuire le proprie preferenze a questo progetto è stata la concretezza dell’idea, che si traduce in un’app omonima, speechannel, lanciata dagli innovators proprio in occasione dell’evento.
È ormai noto che le organizzazioni siano oggi chiamate a favorire, e di conseguenza attivare, i principi trasformativi in grado di scatenare il potenziale creativo e i cambiamenti epocali introdotti dagli ambienti digitali, sviluppando le competenze annesse e creando valore aggiunto all’interno di un mercato sempre più veloce, fluido, competitivo. La virtualizzazione ha consentito di abbattere alcune barriere spazio-temporali fino a qualche anno fa solidissime, permettendo notevoli vantaggi in termini di raggiungimento degli obiettivi ed efficienza dei processi aziendali.
In questo scenario si inserisce l’interessante app creata e implementata da Guglielmo Giuggioli, Stefano Mogliazzi, Ivan De Rossi, Emanuele Surace e Federico Boarelli, il team al completo di Speechannel: si tratta di un’applicazione, scaricabile su qualsiasi device e disponibile per iOS e Android, che permette di creare il proprio video CV in pochi passaggi e aggiungerlo alla propria Smart Business Card (SBC), ad integrazione delle informazioni personali aggiuntive come recapito telefonico e indirizzo e-mail. Un vantaggio notevole della SBC è la possibilità di sharing veloce attraverso app di terze parti (ad es. Whatsapp, LinkedIn, Instagram, Outlook) e di copiare il link negli appunti del device in uso.
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Al di là dell’aspetto puramente tecnico e contenutistico dei lavori presentati dai teams, è indubbio che il vero fil rouge della giornata sia stato il rapporto affascinante, e al contempo controverso, tra l’uomo e la macchina, e come l’intelligenza artificiale abbia alterato gli equilibri esistenti non molto tempo fa. Le Risorse Umane non ne sono rimaste fuori, ed anzi sono state investite, molto più che altre funzioni organizzative, dal flusso straripante del digitale e hanno saputo cogliere, o quantomeno dovrebbero saper cogliere, l’opportunità di diventare i leader della trasformazione, assumendo il ruolo di guida per le proprie organizzazioni.
Anche sotto questo aspetto, l’idea presentata da Speechannel ha convinto gli HR Directors presenti, andando a toccare perfino le corde della “co-petizione”, l’innovativa forma di concorrenza attraverso la collaborazione (si pensi agli accordi tra Sky e Netflix, o a quelli tra Microsoft e Sony, leaders di settore): la SBC non si propone di soppiantare altre soluzioni simili, bensì di integrarle, cooperando con altre realtà dello stesso segmento di mercato – come LinkedIn – o addirittura favorendo l’integrazione tra “vecchio” e “nuovo” inserendo il link della SBC personale nel proprio account o nel CV cartaceo. Si comprende, dunque, quanto siano evidenti i vantaggi offerti dal prodotto di Speechannel, dalla fruibilità immediata (sharing, breve durata della video presentazione, application per più offerte di lavoro) alla maggiore facilità e immediatezza nell’esplorare le soft skill del candidato.
In conclusione, sembra che per le Digital HR sia un dovere professionale cogliere la sfida lanciata dalle nuove tecnologie digitali, consapevoli di assistere ad un processo di accelerazione dell’innovazione senza precedenti che non deve essere inutilmente ostacolato, bensì agevolato dalle Risorse Umane. Per farlo, servono la spregiudicatezza e la sana follia di chi crede nelle proprie idee, mettendole in pratica attraverso processi di innovazione continui, senza mai dimenticare la componente umana: il digitale è il più grande alleato delle Risorse Umane, le quali, tuttavia, sono e devono restare “umane” perché possano evolvere e innovarsi loro stesse per prime e guidare le proprie organizzazioni verso la piena trasformazione digitale.
È questa la strada che si propone di percorrere GEMA Business School, grazie a professionisti di settore che si mettono in gioco, sperimentano, innovano e applicano con metodo le nuove soluzioni digitali, cogliendo con coraggio e fiducia la nuova sfida del reskilling: si tratta di una tappa fondamentale della nuova cultura del lavoro, necessaria perché la trasformazione digitale abbia un sano inizio e possa realizzarsi nel pieno del suo enorme potenziale.
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