Il commercialista è una figura di grande rilievo nell’ambito economico e aziendale, grazie alle sue conoscenze che spaziano dalle materie giuridiche a quelle amministrative.
Dopo aver visto qual è il percorso ideale per diventare consulente del lavoro, andiamo a vedere chi è, cosa fa e come si diventa commercialista.
Le principali attività svolte dai dottori commercialisti riguardano l’amministrazione e la liquidazione sia di aziende che di singoli beni, oltre che la revisione e l’interpretazione dei bilanci e documenti contabili di imprese, enti pubblici e privati.
I) Laurea – Il primo obiettivo per l’abilitazione alla professione è quello di conseguire un titolo di diploma di laurea o laurea magistrale in economia (classi LM-56, LM-77, 64/S, 84/S). Questo è un requisito fondamentale per il futuro accesso all’esame di stato per l’abilitazione alla professione.
II) Praticantato – Come in molte altre professioni, è indispensabile un periodo di praticantato (tirocinio) presso un professionista o uno studio commercialista già abilitato, e dunque iscritto all’albo, dalla durata di almeno tre anni, come indicato nel decreto legge n. 427 del 10/03/1995. All’inizio di questa fase occorre iscriversi all’elenco dei praticanti presso l’Ordine Professionale, in modo che la pratica venga riconosciuta professionalmente.
III) Preparazione all’esame di Stato – Nel complesso e affascinante percorso di formazione, questa è una delle fasi più delicate in quanto ci si appresta ad ultimare l’iter formativo e, dunque, di iniziare la vostra futura carriera. In questo periodo è consigliabile accrescere e consolidare il proprio knowledgement e le proprie competenze, frequentando ad esempio l’Executive Master in Amministrazione, Finanza e Controllo proposto da GEMA Business School.
IV) Esame di Stato – Concluso il periodo di praticantato, è necessario fornire all’Ordine il certificato di “Compiuta pratica” e svolgere le pratiche burocratiche, quali il versamento della tassa di ammissione agli esami. Il test consiste in quattro prove, tre scritte e una orale: dopo averlo superato, con un punteggio minimo di 6 su 10, è possibile iscriversi all’albo professionale.
E’ da evidenziare la distinzione tra il dottore commercialista, che viene iscritto nella sezione A dell’albo, e quella dell’esperto contabile, inserito nella sezione B dello stesso albo. Coloro che sono in possesso di una laurea triennale nelle classi delle lauree in scienze dell’economia e gestione aziendale (17/S), oppure in quelle delle lauree in scienze economiche (28/S), possono diventare esperti contabili. La laurea triennale consente comunque l’iscrizione all’albo dei praticanti, in modo da avvantaggiare coloro che desiderano poi diventare commercialisti rispetto a coloro che hanno conseguito una laurea magistrale, così da poter recuperare due dei tre anni previsti per il praticantato.
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