Il livello di benessere di cui godono i dipendenti di un’azienda è un indicatore molto affidabile riguardo la salute di un’impresa nel suo complesso.
Pertanto, investire nel benessere dei propri dipendenti è diventato uno dei pilastri principali per qualsiasi azienda che punti a diventare leader nel proprio mercato di riferimento.
Da tempo gli imprenditori più visionari si sono resi conto che il percorso verso una crescita costante e solida avviene ponendo la persona al centro dell’azienda, attraverso appunto politiche di welfare aziendale.
Nell’articolo di oggi esamineremo cosa si intende per welfare aziendale, come funziona e quali sono i benefici della sua adozione per imprese e dipendenti.
Con il termine Welfare aziendale si intende un sistema di benefit e vantaggi che un’azienda offre ai propri dipendenti oltre al loro salario, con l’obiettivo di migliorare la loro qualità della vita lavorativa e non solo.
Per riuscire in tale impresa, le organizzazioni devono seguire due percorsi paralleli:
Negli anni, gli strumenti e le piattaforme di welfare aziendale sono cresciuti e con loro le scelte di beni e servizi personalizzabili sulle esigenze del singolo.
Queste forme di contributi aggiuntivi possono beneficiare di agevolazioni di carattere tributario previste dal TUIR (Testo Unico sulle Imposte dei Redditi).
Il welfare aziendale, oltre a contribuire alla valorizzazione del personale, porta una serie di benefici anche all’azienda stessa.
I sistemi di welfare rappresentano uno strumento che genera impatto positivo sia per aziende che per dipendenti.
Entrando nel merito dei benefici a favore delle aziende, il primo in assoluto è l’incremento della produttività del proprio business.
Avere un sistema di welfare aziendale influenza direttamente il livello di commitment dei dipendenti, i quali saranno più motivati durante le proprie attività, garantendo una maggiore produttività sul lavoro. Nella maggioranza dei casi la produttività è un ottimo indicatore per fare previsioni sul futuro dell’azienda.
I piani di welfare si pongono inoltre come un ottimo strumento di Employer Branding, soprattutto quando il passaparola e la pubblicità non riescono a raggiungere quest’obiettivo.
Basti pensare che Google ha costruito parte del proprio successo anche grazie ad iniziative di questo genere, creando sistemi che aiutassero a istituire un ambiente stimolante per il proprio personale.
Promuovendo un ambiente lavorativo sano ed incentrato sul benessere dei propri dipendenti, le aziende non solo riescono ad avere un tasso di retention e di acquisizione dei talenti molto alto, ma riescono a conseguire anche una forte brand loyalty.
Per quanto riguarda i dipendenti, i servizi di welfare erogati dalle aziende sono detassati da un punto di vista contributivo e fiscale. Grazie a questa caratteristica i dipendenti possono beneficiare di una percentuale maggiore rispetto a quello che sarebbe stato corrisposto in controvalore monetario, così da accrescere il loro potere d’acquisto.
Oltre a questi aspetti, ce ne sono molti altri da valutare, come il miglioramento della qualità del lavoro in termini di percorsi di crescita, di flessibilità degli orari e/o dei luoghi di lavoro, nonché in termini di bilanciamento vita privata e lavorativa, conosciuto anche come worklife balance.
In definitiva, grazie allo sviluppo delle risorse umane e a un sistema ben strutturato di welfare aziendale si potrà migliorare la qualità di vita dei propri dipendenti e delle rispettive famiglie, aspetto che a lungo andare contribuisce indirettamente al successo aziendale.
Queste iniziative costituiscono i capisaldi di una cultura aziendale vincente, portando anche un reale vantaggio competitivo in ottica di People strategy.
Come esaminato, un sistema di welfare aziendale ben strutturato aiuta a mantenere un ambiente lavorativo positivo, impattando in modo diretto sulla produttività generale e senza compromettere la sostenibilità del business.
Negli ultimi anni però, sono sorti una serie di bisogni da parte dei dipendenti che hanno messo in discussione le vecchie dinamiche del sistema welfare, ripensando completamente la tipologia da offrire ai dipendenti.
Mentre prima i servizi di welfare aziendale proposti prevedevano la mensa o l’auto, oggi i dipendenti vivono altre esigenze dettate da nuove abitudini lavorative e non.
Non sono rari i casi in cui la forza lavoro richieda come welfare aziendale una maggiore flessibilità nella scelta dei luoghi di lavoro, degli orari o delle assicurazioni sanitarie.
In questo contesto, l’azienda può sfruttare questo particolare momento per ricalibrare le priorità ed offrire un nuovo sistema di benefit che riesca a venire incontro a questi nuovi bisogni e allo stesso tempo riesca ad ottimizzare la produttività dei dipendenti.
Se le aziende saranno in grado di comprendere al meglio queste nuove esigenze, cucendo su misura un sistema di welfare idoneo a cogliere questi cambiamenti, non solo si avrà a disposizione un vero e proprio magnete per i talenti, ma si otterrà uno dei vantaggi competitivi più difficili da colmare per i competitors.
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