Morti bianche: continua l’emergenza “sicurezza sul lavoro”

10 Ottobre 2011
Morti bianche: continua l’emergenza “sicurezza sul lavoro”

Sicurezza sul lavoroCon il ritmo di 40 morti al mese, la sicurezza sul lavoro continua ad essere un’emergenza.

Prima di ogni altra cosa, il fenomeno delle morti bianche rappresenta una tragedia umana e famigliare. In secondo luogo, rappresenta un costo sociale rilevante.

Secondo i dati Eurispes, nel 2008, i costi quantificabili economicamente e legati a una scarsa sicurezza sul luogo di lavoro sono stati 43.8 miliardi di Euro. Un ammontare che corrisponde a circa 2.8 punti percentuali di Pil. Una notizia Ansa del 25/08 specifica che questo carico pesa per il 60% sulle aziende e per 40% sul servizio sanitario e previdenziale pubblico.

La drastica situazione del nostro Paese è sottolineata dall’intervento dell’UE, che ha imposto all’Italia una riduzione significativa (25%) degli infortuni e delle fatalità sui luoghi di lavoro.

I settori che riscontrano più vittime sono quelli dell’edilizia e dell’agricoltura che, assieme, contano più della metà (60%) degli incidenti complessivi.

L’adozione di tutte le misure di prevenzione dettate dalla norma, l’introduzione di nuovi strumenti di sicurezza e l’incremento dei controlli risultano essere le azioni necessarie e fondamentali affinché si avvii un circolo virtuoso tra privato e pubblico che non metta più in secondo piano la sicurezza sul lavoro.

Fonte immagine: www.flickr.com/photos/hometowninvasion/


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