Le dimissioni in bianco delle donne sono una vergogna sociale molto più diffusa di quanto si pensi.
Le dimissioni in bianco sono uno strumento pericoloso che colpisce soprattutto le donne.È una pratica attraverso la quale il datore di lavoro obbliga il neoassunto a firmare una lettera di licenziamento priva di data.Una lettera preventiva che viene conservata nel cassetto e tirata fuori nel momento giusto.
In buona sostanza questa pratica consente agli imprenditori di mandare via i lavoratori senza pagargli nessuna indennità.
Questo avviene nella maggior parte dei casi con le donne incinta.
Il Ministro Fornero, riprendendo e cercando di semplificare il lavoro già iniziato dall’allora Governo Prodi contro le dimissioni in bianco, cerca di mettere chiarezza e imporre delle regole restrittive e di controllo. Innanzitutto c’è il divieto di licenziare le donne incinta e quelle che hanno bambini con età inferiore a un anno. In secondo luogo c’è l’obbligo di convalida amministrativa delle dimissioni, le lettere di dimissioni quindi devono passare al vaglio di ispettori del lavoro.
Attraverso dei passaggi burocratici obbligatori il ministro del Welfare cerca di impedire il perpetuarsi delle dimissioni in bianco, pratica senza dubbio incostituzionale, senza però recare svantaggi alle aziende oneste.
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