Accompagnare i dipendenti in dimissione o in licenziamento lasciare l’azienda senza effettuare un colloquio di uscita significa perdere un’opportunità preziosa di acquisire informazioni fondamentali per la buona gestione delle risorse umane in azienda.
Ma quali sono le domande più importanti da porre al lavoratore dimissionario e come gestire il colloquio in uscita? Eccone 4 domande da non dimenticare in una exit interview.
Lo scopo fondamentale del colloquio di uscita è quello di comprendere le cause che hanno indotto il lavoratore ad andare via. Nonostante sia una prassi ancora poco consolidata, è una opportunità molto preziosa per conoscere i punti deboli dell’azienda e capire dove migliorare. Indagando sulle ragioni della scelta di lasciare l’azienda si può scoprire se sono dovute a motivazioni puramente personali o se risiedono invece in alcune criticità proprie dell’organizzazione o, ancora, se dipendono da un fattore di attrazione verso l’esterno. Per questo motivo, nel colloquio di uscita è indispensabile capire dove intervenire per attivare le giuste misure correttive.
Abbiamo qui raccolto 4 domande fondamentali da chiedere al dipendente in uscita:
Saper gestire al meglio il colloquio in uscita è una delle competenze fondamentali del buon manager delle risorse umane. Per acquisire queste e tutte le altre skill indispensabili in questo mestiere, affidatevi al Master in Amministrazione e Gestione delle Risorse Umane di GEMA Business School.
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