Colloquio di uscita: come gestire una exit interview? Ecco 4 domande indispensabili

2 Ottobre 2017
Colloquio di uscita: come gestire una exit interview? Ecco 4 domande indispensabili

colloquio di uscitaAccompagnare i dipendenti in dimissione o in licenziamento lasciare l’azienda senza effettuare un colloquio di uscita significa perdere un’opportunità preziosa di acquisire informazioni fondamentali per la buona gestione delle risorse umane in azienda.

Ma quali sono le domande più importanti da porre al lavoratore dimissionario e come gestire il colloquio in uscita? Eccone 4 domande da non dimenticare in una exit interview.

L’importanza del colloquio di uscita

Lo scopo fondamentale del colloquio di uscita è quello di comprendere le cause che hanno indotto il lavoratore ad andare via. Nonostante sia una  prassi  ancora poco consolidata, è una opportunità molto preziosa per conoscere i punti deboli dell’azienda e capire dove migliorare. Indagando sulle ragioni della scelta di lasciare l’azienda si può scoprire se sono dovute a motivazioni puramente personali o se risiedono invece in alcune criticità proprie dell’organizzazione o, ancora, se dipendono da un fattore di attrazione verso l’esterno. Per questo motivo, nel colloquio di uscita è indispensabile capire dove intervenire per attivare le giuste misure correttive.

Le domande da fare nel colloquio di uscita

Abbiamo qui raccolto 4 domande fondamentali da chiedere al dipendente in uscita:

  1. “In che modo il lavoro ha corrisposto alle tue aspettative?” – Una domanda utile per capire se le aspettative del dipendente nella fase di assunzione abbiano incontrato la realtà quotidiana e gli incarichi effettivi sul posto di lavoro.
  2. “Hai avuto la percezione che il lavoro svolto fosse in linea con i tuoi obiettivi e interessi personali?” – Si tratta di una domanda utile per comprendere il livello di engagement del dipendente in base alle proprie aspirazioni professionali, per capire da un lato il livello di soddisfazione e adesione ai valori aziendali, ma dall’altro anche quali sono le aspirazioni più comuni su cui puntare per trattenere i talenti in azienda.
  3. “Hai avuto a disposizione le risorse e gli strumenti necessari per svolgere in maniera efficace il tuo lavoro?” – Ottenere risultati all’altezza delle aspettative senza gli strumenti di lavoro adeguati è molto difficile: comprendere se i dipendenti in uscita esprimono soddisfazione per il lavoro svolto sotto questo punto di vista è molto importante per capire se ci sono investimenti da fare.
  4. “Consiglieresti ad un amico di candidarsi per questa posizione?” – Una domanda da non dimenticare durante il colloquio di uscita perché può fornire indicazioni utili sulla necessità di migliorare l’esperienza dei dipendenti all’interno dell’azienda.

Saper gestire al meglio il colloquio in uscita è una delle competenze fondamentali del buon manager delle risorse umane. Per acquisire queste e tutte le altre skill indispensabili in questo mestiere, affidatevi al Master in Amministrazione e Gestione delle Risorse Umane di GEMA Business School.


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